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Thursday, December 22, 2011

Setup e falsi segnali d’inversione

I mercati azionari occidentali sono stati caratterizzati, nella settimana in corso, dalla concomitante presenza di un potenziale setup di inversione rialzista e da indicazioni ribassiste, offerte invece da altri metodi analisi, a partire da Pdb tecniche di breakout.
In tali situazioni, l’indicazione di fondo è quella di un porbabile fallimento del tentativo d’inversione.

In altri termini, il potenziale setup consente, al più, un’estemporanea reazione opposta al trend in corso, che poi si riconferma con tutta la sua forza.

E’ quanto verificatosi nel corso di questa ottava.

Top or bottom indicava, infatti, un setup temporale di potenziale inversione al rialzo di un certo rilievo, mentre i corsi, sul piano grafico, si appoggiavano ad un supporto dinamico, offerto dal bordo inferiore di un canale di breve.

L’estemporanea reazione, che ne è seguita, ha offerto occasione, a taluni, di ritenere probabile una fase di più consistente ripresa.

Invece, analizzando la reazione, in primis tramite il metodo Pdb, risulta evidente essersi trattato, con rilevante probabilità statistica, di un puro rimbalzo, in un trend al ribasso.

In particolare, si evidenziava come quello offerto dal Top or bottom, analizzato unitamente alla tecniche di Pdb, fosse un falso setup di inversione, destinato a non proseguire propri eventuali effetti, oltre il breve termine.

Altre tecniche algoritmiche hanno confermato la logica correttiva dei corsi, a partire dal Mountain Method.

Tranne improvvise ed imprevedibili reazioni, tali da portare gli indici oltre determinati livelli resistenziali, pare quindi sostanzialmente scontata la prosecuzione del trend in corso, e difficile lo sviluppo del classico rally natalizio.


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